È impossibile negare che l’intelligenza artificiale come ChatGPT e altri strumenti di AI content generation siano entrati a far parte delle nostre vite. Con l’utilizzo di queste tecnologie è possibile, da una semplice domanda, chiedere di comporre articoli, descrizioni, temi e tanto altro.
L’intelligenza artificiale è paragonabile ad un’enciclopedia digitale, possiede una lista infinita di informazioni, blog, articoli e testi esistenti sul web, frutto di ciò che è stato pubblicato online negli anni.
Spesso ci si chiede se l’utilizzo eccessivo dell’AI possa nel tempo portare a sostituire la figura del content writing. Fino a qualche anno fa era impensabile l’idea che una macchina digitale potesse scrivere come un umano, ma oggi dobbiamo fare i conti con queste nuove tecnologie che inevitabilmente hanno cambiato il lavoro del content writing.
Nonostante questi strumenti siano in grado di produrre testi completi e in maniera corretta, l’elemento umano resta indispensabile per rendere il testo vivo, dinamico e per far sì che il testo suoni come si desiderava.
Pertanto, ci sono degli aspetti positivi e altri negativi dell’uso dell’AI per la stesura di testi.
I pro della scrittura con l’AI
L’aspetto positivo principale è che l’utilizzo dell’AI nella stesura di un articolo può essere fonte di supporto. Come riporta Lapenna del Web, può fungere da “compagna” per minimizzare alcuni sforzi iniziali e aumentare i tempi di produttività grazie alla rapidità di creazione dei contenuti, imparagonabile alla velocità di esecuzione della scrittura manuale.
In situazioni di confusione, soprattutto per chi ogni giorno ha a che fare con la creazione di testi creativi, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale può fornire alcune idee e spunti per iniziare, riducendo così il blocco dello scrittore e la perdita di tempo.
Inoltre l’AI può essere un supporto alla creatività umana offrendo diverse interpretazioni di un concetto o generare idee creative che potrebbero non essere state considerate dallo scrittore.
I contro della scrittura con l’AI
Come dicevamo dinanzi, l’AI può essere compagna di stesura, ma non sostituta.
Infatti spesso i contenuti che troviamo su ChatGPT sono mediocri, ripetitivi e scritti male, frutto della scrittura pubblicata negli anni sul web. Il programma, ottenendo molte delle informazioni presenti online, rischia di produrre contenuti già esistenti. Il sistema basandosi solo su una serie di algoritmi, che determina la mancanza di giudizio, può portare a una ripetitività dei temi trattati e a una scarsa qualità nella struttura e nell’esposizione dei concetti.
Tra l’altro il programma è privo di emozioni e opzioni, quindi il contenuto risulterà “freddo” e avrà un tono di voce quasi distaccato. Questo aspetto può risultare un problema nel momento in cui è richiesta una comunicazione empatica e coinvolgente.
L’utilizzo incontrollato ed eccessivo di questi programmi, potrebbe portare lo scrittore a limitare la propria creatività e sviluppare le proprie abilità di scrittura.
Per questi motivi, L’AI non è in grado di sostituire l’essere umano nella scrittura di un articolo, di conseguenza è necessaria una revisione e formattazione del testo.
Tra lo scrittore e il lettore deve instaurarsi un rapporto di connessione e il testo funge da tramite. Infatti, la bellezza di leggere un testo risiede nel modo in cui esso riesce a suscitare sentimenti personali e nel talento dell’autore nel trasmettere emozioni attraverso le parole.
Il contatto che si crea sfogliando le pagine e immergendosi nella lettura del testo è un’esperienza unica, capace di trasportare il lettore in mondi immaginari e di arricchirlo emotivamente.
Tutto questo con l’utilizzo esclusivo dell’AI, non è possibile. Questi sistemi mancano dell’empatia e dell’attrattività emotiva, necessarie per comporre un articolo di successo.
Alcune tecniche di scrittura utili nella stesura di un testo
Però, per chi ogni giorno ha a che fare con la stesura di testi, può capitare che a volte manchino delle idee, degli spunti e della creatività per iniziare a scrivere.
Sicuramente vi sarete chiesti come gli scrittori si sarebbero comportati prima dell’invenzione di ChatGPT. Accademia della scrittura, suggerisce alcune tecniche di scrittura utili.
Prima di tutto è importante ricordare che non esiste il metodo di scrittura universale e giusto, ma ognuno deve trovare il proprio.
Il primo metodo di scrittura che viene proposto è la scrittura libera. Prevede la stesura del testo in modalità “flusso di coscienza”, utile per superare il blocco dello scrittore aprendo la mente. Questa metodologia viene utilizzata da Stephen King che dichiara: “Non credo nella struttura, nella trama, nel tema, scrivo di getto, come viene. Poi riscrivo una seconda volta, concentrandomi sui temi, sul simbolismo, ecc…”.
La tecnica del pomodoro divide il lavoro in periodi di tempo definiti, di solito di 25 minuti, chiamati “pomodori”, seguiti da brevi pause di 5 minuti. Questo approccio aiuta a mantenere alta la concentrazione e la produttività, poiché il tempo limitato crea una sorta di “sfida” che spinge a focalizzarsi sul compito senza distrazioni.
Un altro metodo suggerito nell’articolo, è la dettatura, chiamata anche “scrittura a voce” che prevede di parlare anziché scrivere manualmente. Grazie a programmi di dettatura, è possibile avere per iscritto ciò che è stato detto.
Quindi, iniziando da un’idea, le parole potrebbero fluire naturalmente, creando un tessuto da rifinire in seguito. In questa fase, non si tratta solo di individuare errori o refusi, ma di riscrivere effettivamente il testo.
Tuttavia, i vantaggi dell’AI si concentrano nella capacità di supportare l’elemento umano nella stesura ed è perfetta per gettare le basi da modificare ed espandere. Nonostante ciò, è improbabile che il programma riesca a sostituire gli esseri umani in un’attività che richiede ispirazione, creatività e un coinvolgimento emotivo completo.
La capacità di connettersi emotivamente con il lettore e di trasmettere esperienze attraverso le parole rimane una tratto distintivo dell’essere umano.
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